Per Fiat potrebbe essere l'occasione per un ingresso in forze nel mercato russo. Secondo indiscrezioni diffuse dalla rete oggi, il gruppo torinese sarebbe pronta a firmare due accordi. Il primo per produrre auto, SUV e furgoni, il secondo per costruire in loco le Jeep, adesso importate. Già oggi Fiat è presente sul mercato, anche con Chrysler e Jeep, ma i numeri messi a segno sono contenuti.
Nella fabbrica che ha dato i natali alle imponenti ZIL, le limousine della nomenklatura russa, potrebbero trovare casa le catene di montaggio di non meglio precisati SUV e di un modello di furgone, forse il Ducato. Partner finanziario dovrebbe essere Sberbank, gruppo bancario controllato dallo Stato russo. La ZIL versa da parecchio tempo in serie difficoltà. Sospesa la produzione delle lussuose auto - la nuova classe dirigente russa viaggia in Mercedes e Audi - resiste la produzione di veicoli industriali. Ma le perdite scavano una voragine sempre più profonda nei conti dell'azienda, che tra i suoi azionisti vede il Comune di Mosca, che detiene il 64% del capitale dell'azienda e ha dovuto ripianare il bilancio sborsando 15 milioni di rubli (circa 375 milioni di euro).
Un'altra intesa parallela riguarda invece il possibile insediamento a San Pietroburgo che potrebbe essere destinato alla realizzazione di due modelli Jeep, la Grand Cherokee ed un altro nuovo modello al momento sconosciuto, forse un crossover. Si ipotizza una produzione annua nell'ordine delle 120.000 unità.
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